Ci sono una serie di notizie di cronaca, scollegate tra loro, che se le metti in fila ti restituiscono un quadro omogeneo. I colori sono molto diversi ma la tonalità è la stessa. C'è qualcosa - un clima, un retrogusto, una rotta o proprio una tendenza - che aleggia su Milano. Dove sembra che ad essere marcito sia il centro - le fronde - mentre tutti dicevano guardate laggiù - la periferia, le radici.
Questa mattina il Corriere della Sera racconta che Emis Killa è indagato per associazione a delinquere e che ha ricevuto un Daspo di tre anni (non potrà assistere a incontri di calcio in nessuno stadio italiano) per aver partecipato a un pestaggio ai danni di uno steward del Meazza (lo scorso 11 aprile in occasione di Milan Roma), assieme ad altri 14 tifosi tra cui Francesco Lucci - fratello di Luca, leader indiscusso del secondo anello blu, frequentato dai cosiddetti Banditi finiti agli arresti lo scorso settembre.
E’ di questa mattina anche la notizia che a Chiara Ferragni è stato notificato un decreto di citazione diretta per truffa aggravata: andrà a processo, il prossimo 23 settembre, per rispondere del cosiddetto Pandoro Gate, assieme al suo ex manager, Fabio Damato, ad Alessandra Balocco e Francesco Cannillo, rappresentante della Dolci Preziosi.
Intanto, i giorni scorsi, la Procura di Milano aveva richiesto i domiciliari per Stefano Boeri e Cino Zucchi, che risultano indagati per turbativa d'asta sulla realizzazione della Biblioteca Europea. Si ipotizzano collusioni tra i due architetti, membri della giuria, e i vincitori della gara; ci sarebbero state una serie di telefonate e scambi su Whatsapp sospetti prima dell'aggiudicazione dell'appalto. Il 4 febbraio si terrà un interrogatorio preventivo davanti al gip, nel frattempo Boeri si dice "sorpreso e molto turbato". L'ultima volta che Boeri si era risvegliato sorpreso e turbato era ottobre, quando venne diffusa un'intercettazione di Fedez a colloquio con Luca Lucci. I due avevano intenzione di acquisire l'Old Fashion così il rapper aveva chiamato l'ultrà per raccontargli di aver parlato con l'architetto ("lo conosco benissimo") in qualità di presidente della Triennale che gestisce gli immobili che ospitano il club: «Lui adesso mi fa... avevamo in mente di fare un po' di musica dal vivo... io gli ho detto ascolta Stefano... cioè gli ho detto che va bene che voi siete sofisticati e tutto ho detto però non potete fare le orchestre là dentro... fate un club figo!». Né Boeri né Fedez risulteranno mai indagati nell'ambito dell'inchiesta Doppia Curva che ha decapitato i vertici del tifo estremo di Milan e Inter, ma a leggere la più recente notizia della richiesta di arresto per Boeri viene da pensare che la vita sia sempre la più grande sceneggiatrice. Infatti, agli inizi del 2024, la telefonata tra Lucci e Fedez si concludeva con quest'ultimo che faceva capire al primo di essere in forte imbarazzo nel presentare a un personaggio di fama internazionale come Boeri un pregiudicato con numerosi precedenti («Il tema che ti pongo è questo. Cioè come introduco la tua figura (ride)...»). A distanza di mesi, per come stanno oggi le cose - certo in attesa degli sviluppi e delle ulteriori decisioni della magistratura - forse questo sarebbe potuto essere l'ultimo dei problemi.
Così come, volendo, non è particolarmente problematico il fatto che domenica scorsa il nuovo allenatore del Milan, Sérgio Conceição, sia quasi venuto alle mani - in campo, alla fine del match contro il Parma - con Davide Calabria. Scena surreale (la squadra ha vinto in rimonta, si festeggia) e alquanto spiacevole (il contrario di sportività) ma ad essere interessante è soprattutto il retroscena. Ad aver fatto infuriare il tecnico sarebbe stata una foto postata dal rapper Lazza in occasione di una delle ultime date del suo tour, al Forum di Assago, in compagnia di Calabria, appunto, assieme a Ruben Loftus-Cheek, Theo Hernandez e Francesco Camarda (16 anni oggi, il più giovane esordiente della serie A, il gioiellino del Milan che sulla coscia sinistra ha tatuato il logo della Curva Sud, il famoso ‘Bandito’ - d'altra parte i suoi legami con Alex Cologno e compagni sono ampiamente testimoniati sui social). I quattro vengono accusati di aver "fatto serata" trentasei ore prima di una partita complicata in un periodo molto complicato per la squadra. Ma se qualcosa gli arresti di settembre hanno insegnato è che il concetto di squadra, nel calcio contemporaneo, è assai labile. Che si può giocare in diversi campionati contemporaneamente.
Ad esempio ci si può esibire nel salotto buono di Sanremo, dove Lazza sarà ospite di Killa, attualmente indagato, nella serata dei duetti assieme a due eccellenze italiane: il primo violino del Teatro alla Scala, Laura Marzadori, e il pianista Aleksander Zielinski (canteranno ‘100 messaggi’). E in contemporanea esibire sul palco sporco di Instagram la propria vicinanza ai tizi arrestati per associazione a delinquere, tentato omicidio, traffico di sostanze stupefacenti, appartenenza a un'associazione articolata in cellule collegata a cosche 'ndranghediste ("Agli amici con cui condividi una fede, ad Alex. Al Milan, al secondo anello blu [...] Grazie per sempre").
In tutto questo si inseriscono le notizie che riguardano le indagini sulla morte di Ramy Elgaml, avvenuta in seguito a un inseguimento dei Carabinieri. Due giorni fa è stata depositata una consulenza, richiesta dalla Procura, che confermerebbe quanto dichiarato da un testimone oculare al quale due militari avrebbero intimato di cancellare un video che riprendeva l'incidente. Due Carabinieri ora sono indagati per frode processuale, depistaggio e favoreggiamento mentre su un terzo pende l'accusa di omicidio stradale. Ma il punto è che ad aver permesso che si aprisse un'indagine sono state le proteste del Corvetto - "uno dei quartieri di Milano a più alto tasso di criminalità e spaccio". Dove è esplosa la rabbia, ma anche molto buon senso ("per lui fate solo cortei pacifici"), e un sentimento di giustizia ("vogliamo solo sapere la verità"). Tanto che, tutto sommato, rispetto a quello che avviene in centro, l'esempio più virtuoso che Milano può offrire in questo momento sembra provenire dalla periferia.
Quella periferia che chi vive in centro da anni, e fattura milioni da anni, ti descrive come causa di tutti mali, uno strapiombo a picco sul nulla. Non sono io, è il mio quartiere. E’ Rozzano, o quello che ti pare. Mentre sembra molto più vero il contrario: la fame di qualcosa di meglio, e di più giusto, la conosci in periferia ma quella fame diventa troppo spesso miseria in centro, per quanto tu possa guadagnare. Guardate di là, dall'altra parte, da dove vengo. Ma da quest'altra parte siete arrivati già da tanto, troppo tempo, quindi dovrebbe essere arrivato finalmente il momento di chiedersi dove siete diretti, più che da dove venite. Nabil, vent'anni, a un giornalista dell'Avvenire ha detto così: «Adesso tutti parlano del quartiere, tutti improvvisamente scoprono il Corvetto. Per me il Corvetto può anche saltare in aria perché parlare del quartiere solo oggi, dopo quello che è successo, è solo un modo come un altro per non parlare ancora una volta di noi che ci viviamo. E il fatto che vivo in un posto di m. non significa che io sia una persona di m.»
Edit 29/01/2025, ore 14: Emis Killa ha annunciato tramite i suoi canali social che non parteciperà al Festival di Sanremo: “Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici. Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare. Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio, e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui ad essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest'anno e come è giusto che sia per tutti gli Artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara”.